Gli studenti del Liceo Scientifico G.B. Vico di Corsico hanno svolto, nelle giornate del 3 e 4 dicembre, un sit-in di protesta, che ha occupato tutto l’orario scolastico, contro le manovre e i tagli, vecchi e futuri, che stanno condannando la scuola pubblica italiana al più completo sfacelo.
La
partecipazione studentesca è stata molto ampia facendo mancare, per tutta la
durata della protesta, circa 700 studenti dalle classi.
Nelle giornate di protesta sono state
organizzate e gestite,nei corridoi della struttura, dagli alunni stessi, numerose assemblee e
riunioni; tutte affollatissime e molto partecipate, nelle quali si sono
discussi svariati temi non solo di interesse scolastico. A destare maggiore
preoccupazione è il nuovo disegno di legge Aprea, che permetterà alle imprese
private di finanziare le scuole pubbliche. Queste avranno come contro partita la
possibilità di sedersi nel Consiglio d’autonomia (ex Consiglio d’istituto) e
condizionare( pur senza diritto di voto), per mezzo di propri rappresentanti,
in virtù dei denari erogati, importanti decisioni riguardanti decisioni riguardanti
vari aspetti della vita degli istituti.
L’organizzazione del sit in è stata resa
possibile grazie sia all’impegno dei
rappresentanti di istituto, che al
sostegno e alla partecipazione attiva dei ragazzi del Collettivo Studentesco
“Fronte Democratico”, che hanno intrapreso da diverso tempo una campagna per
sensibilizzare le coscienze dei propri coetanei su temi riguardanti la difesa
della scuola pubblica e della costituzione italiana. E’ stato esposto sui
cancelli d’entrata lo striscione “Vico Anti-Fascista”, per denunciare l’accoltellamento
subito qualche giorno fa a Milano da un militante antifascista ad opera di
membri di un gruppo nazista.
Il comportamento
tenuto dagli studenti è stato ineccepibile, motivato dallo scopo pacifico della
protesta, e anche grazie ad un efficiente servizio d’ordine ad opera degli
stessi studenti.
Noi del “Fronte Democratico” ci teniamo a rimarcare che a
nessuno studente è stata impedita la libera partecipazione alle lezioni; a
differenza di ciò che è stato sostenuto da chi, più interessato ad andare a far
shopping che partecipare alla protesta, ha dovuto giustificare l’assenza di
fronte ai propri genitori.
Fabio Scolari & Giuseppe Vivone
Fronte Democratico Collettivo Studentesco
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