giovedì 6 dicembre 2012

Il Liceo "G.B. Vico" protesta con un sit-in


Gli studenti del Liceo Scientifico G.B. Vico di Corsico hanno svolto, nelle giornate del 3 e 4 dicembre, un sit-in di protesta, che ha occupato tutto l’orario scolastico, contro le manovre e i tagli, vecchi e futuri, che stanno condannando la scuola pubblica italiana al più completo sfacelo.
La partecipazione studentesca è stata molto ampia facendo mancare, per tutta la durata della protesta, circa 700 studenti dalle classi.
Nelle giornate di protesta sono state organizzate e gestite,nei corridoi della struttura,  dagli alunni stessi, numerose assemblee e riunioni; tutte affollatissime e molto partecipate, nelle quali si sono discussi svariati temi non solo di interesse scolastico. A destare maggiore preoccupazione è il nuovo disegno di legge Aprea, che permetterà alle imprese private di finanziare le scuole pubbliche. Queste avranno come contro partita la possibilità di sedersi nel Consiglio d’autonomia (ex Consiglio d’istituto) e condizionare( pur senza diritto di voto), per mezzo di propri rappresentanti, in virtù dei denari erogati, importanti decisioni riguardanti decisioni riguardanti vari aspetti della vita degli istituti.
L’organizzazione del sit in è stata resa possibile grazie sia all’impegno dei  rappresentanti di istituto, che  al sostegno e alla partecipazione attiva dei ragazzi del Collettivo Studentesco “Fronte Democratico”, che hanno intrapreso da diverso tempo una campagna per sensibilizzare le coscienze dei propri coetanei su temi riguardanti la difesa della scuola pubblica e della costituzione italiana. E’ stato esposto sui cancelli d’entrata lo striscione “Vico Anti-Fascista”, per denunciare l’accoltellamento subito qualche giorno fa a Milano da un militante antifascista ad opera di membri di un gruppo nazista.
Il comportamento tenuto dagli studenti è stato ineccepibile, motivato dallo scopo pacifico della protesta, e anche grazie ad un efficiente servizio d’ordine ad opera degli stessi studenti.
Noi del “Fronte Democratico” ci teniamo a rimarcare che a nessuno studente è stata impedita la libera partecipazione alle lezioni; a differenza di ciò che è stato sostenuto da chi, più interessato ad andare a far shopping che partecipare alla protesta, ha dovuto giustificare l’assenza di fronte ai propri genitori. 

                                                                                                    
                              Fabio Scolari & Giuseppe Vivone
                     Fronte Democratico Collettivo Studentesco








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