venerdì 25 novembre 2011

L’ opinione di un giovane sulle guerre “democratiche”


Eccoci, come sempre, noi stati occidentali esportare la democrazia con guerra e bombe sugli innocenti.
Negli ultimi anni, queste guerre “democratiche”, ampiamente sostenute dalla destra e dal centrosinistra, sono state intraprese in maniera sempre più spudorata da una potenza imperialistica come gli Stati Uniti e i soliti alleati europei e medio orientali: giusto per fare tre esempi Afghanistan, Iraq e Libia.
Nel primo caso si è andati ufficialmente a combattere il "terrorismo" dei talebani. Ciò che si è perseguito ed ottenuto, in realtà, è stata la costruzione di un importante oleodotto per trasportare il petrolio in India e in Cina, mercati in continua espansione, una produzione record di oppio, una frammentazione del paese ancora controllato in varie zone dai talebani e, di conseguenza, una persistente situazione di tensione.
In Iraq, invece, si è andati con l'accusa che questo Stato nascondesse terribili armi di distruzione di massa (ma non ce le ha anche Israele?!) che nonostante le infinite ricerche, non sono mai state trovate; ciò che è stato trovato è invece il petrolio e anche senza molte difficoltà.
Queste strategie belliche vengono utilizzate dagli Stati Uniti e dai suoi scagnozzi per molteplici ragioni: innanzi tutto bisogna ricordare che molti politici hanno legami e cariche proprio all'interno di società che forniscono mezzi militari o che si occupano di lavori pubblici necessari per la ricostruzione dei paesi bombardati, guarda caso sempre appaltati a società degli stati occupanti, basti ricordare che, il vicepresidente degli Stati Uniti durante l’amministrazione Bush, Dick Cheney e la famiglia Bush stessa, erano azionisti all'interno della Halliburton e del gruppo Carlyle: la prima, una società operante nel settore petrolifero e dei lavori pubblici, che ottenne numerosi appalti per ricostruire le infrastrutture in Iraq dopo la guerra, la seconda una società di armamenti militari che ha comunque beneficiato delle recenti guerre tramite ordini di produzione.
In Libia, invece, con l’ accusa che il ritrovato amico dell’ occidente Gheddafi, colui che veniva ricevuto come un re in qualsiasi paese si spostasse e che veniva indicato come un faro nella lotta all’ integralismo islamico, fosse uno spietato e sanguinario dittatore si è legittimato il bombardamento indiscriminato delle città che ha comportato migliaia di morti tra i civili, si è sostenuto l’esercito golpista dei “ribelli” che al posto di portare la democrazia hanno rispolverato la Shari’a e, ovviamente, si sono ottenuti numerosi contratti economici vantaggiosi per l’ occidente. La sfortunata e ingenua Repubblica Italiana ha invece perduto il suo primato di partner economico che invece occupava sotto il governo di Gheddafi.
E pensare che, già nel 1961 con il suo "Discorso di Addio alla Nazione" e ancor prima nel discorso "Chance for Peace", il 34esimo presidente degli Stati Uniti Eisenhower aveva denunciato le esigenze dell'industria bellica, che per sopravvivere ha sempre bisogno di qualche guerra, e quindi di stare attenti alla nostra libertà e alla democrazia, perchè potevano essere messe in pericolo dal complesso militare-industriale.
In un mondo in cui l'economia degli stati occidentali è in profonda crisi e in cui il petrolio è indispensabile per la nostra sopravvivenza abbiamo bisogno di sottomettere gli altri popoli con le armi in modo da poter sottrarre loro risorse preziose; ovviamente questo costa sia in termini di denaro sia in termini di vite umane.
Per le vittime dei bombardamenti NATO, probabilmente, non si avrà mai un numero certo ma, per i costi delle degli armamenti si hanno cifre certe: l'Italia ha speso 1 miliardo di dollari per la realizzazione del progetto del caccia F-35 Lightning II oltre i 16 milardi di dollari che sono stati spesi per comprare 131 aerei ordinati. In tempi come questi, dove il debito pubblico è a livelli altissimi, è necessario evitare di spendere così tanti soldi.

Luca Digiesi

*Estratto dal N°10 de "Le Altre Voci del Naviglio"

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