giovedì 17 novembre 2011

Salviamo il Parco Agricolo Sud Milano


“Quarantasettemila ettari di verde agricolo una assicurazione per il futuro della Lombardia ed una garanzia di vivibilità per le prossime generazioni” così rispondeva in una intervista al Corriere Della Sera, di qualche tempo fa, Giulia Maria Mozzoni  Crespi presidente onorario del FAI ( Fondo per l'Ambiente ).
Il Parco Agricolo Sud Milano fu istituito nel 1994 con legge regionale, è a pochi passi dalla città di Milano raggiungibile in bicicletta o anche a piedi e coinvolge con il suo territorio 61 comuni, a ovest si congiunge con il parco del Ticino e ad est con il parco dell'Adda. Con l'istituzione del parco si intendeva salvaguardare le attività agricole, le colture ed i boschi, tutelare i luoghi naturali, valorizzare il patrimonio storico architettonico, recuperare l'ambiente ed il paesaggio, informare e guidare gli utenti ad un uso rispettoso delle risorse ambientali. Territori coltivati a mais si alternano a marcite, filari di alberi disegnano i campi, esiste una fitta rete di corsi d'acqua naturali e canali artificiali, cascine antiche e nuclei rurali punteggiano tutto il territorio che contiene tre splendide abbazie: l'abbazia di Chiaravalle, quella di Viboldone e l'abbazia di Mirasole. Vi sono inoltre numerose cascine ed anche castelli, ma quello che più conta sono le circa 1.000 aziende agricole in attività. Le colture tradizionali sono quella del mais e del riso, si coltiva anche il frumento tenero e ci sono 305allevamenti di bovini e suini: l'agricoltura è moderna, intensiva, redditizia e fortemente produttiva. In vista di EXPO  2015 , che avrà come tema "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita" è fondamentale che i cittadini diventino consapevoli del ruolo strategico svolto dal parco e si impegnano a contrastare i pericoli che minacciano questa grande risorsa naturale. Questo, perché il parco è minacciato dai progetti di costruzioni di strade e tangenziali e costruzioni edilizie che se non vengono bloccati sacrificheranno terreni agricoli tra i più fertili del pianeta. Il futuro sta nel parco, perché, quelle migliaia di ettari coltivati, ci danno da mangiare e gli alberi ci consentono di respirare: il Parco Sud è l'ultimo baluardo a difesa della città di Milano e dei 61 comuni che vi gravitano, dagli attacchi del cemento e dello smog. Il Parco Sud è ancora adesso una realtà agricola 
importante costituita da 4.231 ettari coltivati, 300 stalle e 90 mila vacche da latte, inoltre, le numerose cascine e le ville costruite nel settecento e nell'ottocento dalla borghesia milanese sono da preservare e rivalutare come i numerosi castelli costruiti in tempi ancora più antichi dai Visconti e dagli Sforza. Quindi, oltre ad essere importante per la produzione agricola, è anche importante dal punto di vista storico ed artistico. La speculazione mette a rischio anche la fauna, infatti, secondo la LIPU la rete di siepi e filari si è dimezzata con conseguenze per gli uccelli che abitano questo ecosistema che sono numerosi. L'elenco è lungo a cominciare dagli aironi cinerini, gli uccelli acquatici svernanti,i gabbiani comuni, i germani reali, il cormorano, la gallinella d'acqua, l'albanella reale e l'airone bianco.
In conclusione, quindi, difendere il parco significa difendere: la produzione agricola, gli allevamenti,la fauna e gli habitat naturali, le risorse monumentali ed artistiche dalla speculazione.

Francesco Cuzzocrea

*Tratto dal N°10 (Novembre) de "Le Voci del Naviglio"



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