giovedì 20 dicembre 2012

Lettera al Sindaco di Trezzano sull' "Emergenza Nord Africa"



Trezzano sul Naviglio 19 dicembre 2012

                     Ill. mo Sig. Sindaco
                               Avv. Giorgio Tomasino

p.c.        Alle Forze politiche, alle Associazioni, ai Comitati
                               di Trezzano sul Naviglio

Oggetto: Cosa ne sarà dei rifugiati dell’”Emergenza Nord Africa” di Trezzano s/N.  al 31 dicembre 2012?

Da più di un anno a questa parte è ospitato nel comune da Lei amministrato un gruppo di profughi provenienti da vari paesi dell’Africa subsahariana, fuggiti dalla guerra scoppiata in Libia nei primi mesi dell’ anno 2011.
Oggigiorno, questi ragazzi, risiedono in appartamenti o strutture alberghiere di Trezzano s/N, grazie ai fondi ad essi destinati dall’Unione Europea sulla base di quella che è stata definita “L’Emergenza Nord Africa”.
Il 31 dicembre dell’anno corrente terminerà, però, il piano di aiuti e pertanto a questi ragazzi non verranno più concesse quelle somme di denaro che gli permettevano di potersi pagare un alloggio.

Inoltre, a causa delle difficoltà derivanti dal ritrovarsi in un paese completamente sconosciuto, dal dover apprendere una nuova e difficile lingua e dall’attuale immobilità del mercato del lavoro, nessuno di loro ha potuto ancora trovare un occupazione e quindi, con il venir meno degli aiuti economici, si ritroveranno abbandonati in strada senza la possibilità di trovarvi una soluzione.
A seguito di due manifestazioni, una di fronte alla prefettura di Milano e l’altra di fronte al Comune, la risposta che hanno ottenuto è che d’ora in poi dovranno essere i comuni di residenza e/o soggiorno a mobilitarsi per trovare delle soluzioni relativamente agli alloggi, e ad un eventuale maggiore inserimento nel tessuto sociale locale, questa volta senza la possibilità di ottenere alcun fondo né di derivazione europea né governativa.
Quindi, sulla base dell’art.25 della “Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo” dove “Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari […]” e, dell’art. 10 de “La Costituzione della Repubblica Italiana” ove “la condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali”, e pertanto allo straniero, comunque presente nel territorio, vengono riconosciuti i diritti fondamentali della persona umana previsti dal diritto interno, riteniamo sia necessario intervenire per tutelare e riconoscere quei diritti che legittimamente competono a queste persone.
Chiediamo quindi a Lei e la Sua Giunta un incontro, in tempi brevissimi perché la situazione non permette di poter perdere neanche un giorno, per discutere sulla possibilità di non abbandonare al freddo e all’indigenza, e di avviare effettive misure d’inserimento sociale per questi 15 ragazzi che ormai da tempo risiedono nel nostro Comune e nel quale hanno cercato di ricostruirsi una vita.

In attesa di un suo riscontro salutiamo cordialmente.

 Mattia Scolari    scolarimattia@hotmail.it
Luciano Chiodo  lucianochd@gmail.com                                                                                       

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