mercoledì 28 settembre 2011

Le Voci del Naviglio in festa! A sostegno della stampa libera

Ritornano finalmente le feste organizzate dall’ associazione culturale “Le Voci del Naviglio”, sempre a sostegno e  favore della stampa libera da imposizioni e censure, della possibilità di esprimere la propria opinione anche se discordante dal pensiero unico impostoci dall’ alto e fatto valere come unica verità inconfutabile e indiscutibile. Questa volta, oltre che i consueti aperitivi e la ottima cucina a prezzi popolari ( qualità di innegabile importanza in un momento come questo), si realizzerà un dibattito con quelle forze annoverate oggi giorno tra i rappresentati della sinistra di alternativa: alternativa soprattutto da quel pensiero unico  già citato, che ha inglobato il centro sinistra travolgendolo completamente.
L’ invito è quello di partecipare in massa, per dimostrare che non è ancora detta l’ ultima parola, che non tutti sono rimasti assuefatti da quel veleno di conformismo e qualunquismo che aleggia sulla società italiana.

Scarica la locandina della festa : http://www.megaupload.com/?d=O599E91Z
Invito su facebook: Le Voci del Naviglio in festa!

Giovani Comunisti Trezzano

martedì 20 settembre 2011

Non possiamo consegnare la Libia alla colonizzazione

Ci tengo ad avvisare che tale scritto è sorto dopo un lungo periodo di domande e di ricerca. In un primo momento le falsità televisive mi avevano condotto in un limbo di confusione, decisi quindi, che piuttosto di schierarmi apertamente con l’ una o l’altra parte, avrei aspettato continuando ad informarmi. Per un certo periodo, devo ammettere però, che le mostruosità raccontateci quotidianamente mi avevano fatto propendere verso una sottile simpatia per i cosiddetti “ribelli”. Ciò che tuttavia non riuscivo a spiegarmi era come leader progressisti e democratici come Chavez, Morales, Correa etc. continuassero a sostenere il governo di Gheddafi. Rispondevo a me stesso che tali prese di posizione fossero dettate principalmente da necessità economiche dei propri paesi. Oggi giorno, invece, mi rendo conto e comprendo tali affermazioni. Ciò che leggerete non rappresenta assolutamente l’ opinione dei Giovani Comunisti Trezzano, ma soltanto la mia personale. Questo testo sorge principalmente da letture e video contenuti in vari media alternativi, dal famigerato “Libro Verde” di Gheddafi,  nonchè da numerosi colloqui e “interviste” realizzate ai gruppi di profughi scappati dalla Libia e ospitati a Trezzano Sul Naviglio e Corsico. Mattia Scolari

domenica 18 settembre 2011

Trezzano: il paese più noioso del sud - ovest

Tra i problemi che affliggono il nostro territorio uno dei più gravi è la carenza di luoghi in cui i nostri ragazzi possano svagarsi. La mancanza di strutture costringe i giovani a passare interi pomeriggi e serate nei parchi o nelle piazze, oppure spostarsi nei comuni limitrofi per cercare un po’ di divertimento. La situazione diventa ancor più grave, quando per sfuggire dalla noia di giornate monotone vengono compiuti atti vandalici in giro per la città.

sabato 17 settembre 2011

L' ECOMOSTRO di Trezzano



Ecco a voi, signore e signori, l’ ECOMOSTRO di Trezzano. Il terribile ghetto costruito in via Treves, derivato dalle terribili incapacità dei componenti dell’ ex amministrazione comunale di centro-sinistra, a sentire esponenti del centro destra cittadino e non solo.
Coloro che si opposero con fermezza alla sua realizzazione nella passata legislazione, e che su testate giornalistiche locali gridavano allo scandalo per l’ immane disastro architettonico e sociale che tali case comunali avrebbero comportato, si ritrovano oggi giorno a doverle assegnare. Tra sorrisi e volti raggianti, chi in passato aveva votato contro la loro realizzazione, oggi sfoggia dichiarazioni cariche di interesse sociale e di premure nei confronti dei cittadini meno abbienti del nostro paese. Tutt’ ora si sta attendendo la consegna, che sta comportando tempi interminabili. Speriamo in una giusta assegnazione.

Giovani Comunisti Trezzano

mercoledì 14 settembre 2011

Meno ore di lavoro, lavoro per tutti

Quale futuro per i giovani in italia?


Al giorno d’oggi l’inserimento giovanile nel mondo del lavoro è una questione complessa ed estremamente complicata. Per non parlare della possibilità di avere un posto fisso e la sicurezza di uno stipendio degno che possa permettere un inserimento all’interno tessuto sociale. I dati Istat parlano chiaro: la disoccupazione giovanile tocca percentuali tragicamente elevate. Il 29,4% della popolazione tra i 14 e i 25 anni è disoccupato. Rappresenta il tasso più alto registrato dal 2004. Di chi è la colpa di questa situazione?

domenica 11 settembre 2011

Una festa militante - Notti Rosse a Gaggiano 16/17/18 settembre 2011

          

SCARICA IL PROGRAMMA DELLE NOTTI ROSSE: http://www.megaupload.com/?d=T8EHBKUQ 

In questo momento di grave crisi economica, di fronte alle scelte scellerate ed antipopolari di questo governicchio che ogni volta sopravvive a se stesso, abbiamo il dovere di evidenziare le profonde ingiustizie che dobbiamo subire. È per questo che abbiamo messo in campo tutti gli sforzi possibili per caratterizzare la nostra Festa in modo da riuscire a trasmettere messaggi chiari ed inequivocabili sul carattere della crisi, che è crisi del capitalismo, e su come una forza di sinistra che sta dalla parte dei meno garantiti e dei lavoratori deve comportarsi attraverso proposte concrete e applicabili. Deve essere chiara a tutti la filosofia classista che ha ispirato le scelte del governo che sono inique e pasticciate. La determinazione con cui il governo Berlusconi ha deciso di far pagare la crisi solo ed esclusivamente ai lavoratori dipendenti e ai pensionati evidenzia il suo stare dalla parte dei ricchi e dei potenti. La Nostra risposta non può che essere uguale e contraria: occorre contrastare punto su punto tutte le decisioni antipopolari che sono state deliberate. Per essere efficaci serve una presa di coscienza collettiva e numericamente rilevante e noi vogliamo contribuire politicamente ad evidenziare tutte le contraddizioni esistenti. La proposta che contrapponiamo alla conduzione di questa crisi va nel senso della riaffermazione dei diritti del lavoro e dello stato sociale. Chiedere un lavoro sicuro per tutti; una sanità ed una scuola pubblica efficienti e competitive significa garantire un’esistenza dignitosa ad ogni essere umano. Un obiettivo per cui vale la pena spendersi e lottare.

Federazione della Sinistra Gaggiano - Trezzano



Indignamoci!

Mentre le rivoluzioni arabe, le rivendicazioni socialiste in America Latina, le manifestazioni in Grecia e il movimiento 15-M in Spagna stanno scuotendo il mondo intero, il nostro paese appare ancora immerso in un candido torpore misto tra incredulità e disinteresse.
Pareva che il vento arancione di cambiamento, che ha attraversato Milano e Napoli alle recenti elezioni amministrative, fosse “messaggero” di una nuova forte speranza di miglioramento e rovesciamento del sistema bipolare che vige e assoggetta il nostro paese da decenni, senza lasciare intravedere alcuno spiraglio di novità e rinnovamento.

giovedì 8 settembre 2011

La storia di Mohammed, uno dei 36 profughi ospitati a Trezzano

In questo post pubblichiamo la storia di uno dei ragazzi africani ospitati all’ Hotel Eur di Trezzano. Questo ragazzo, di appena 21 anni, è gentilissimo e veramente una brava persona. Abbiamo stretto un forte legame con lui e ci dispiace moltissimo che sarà tra quelli che verranno spostati dalla questura verso una nuova destinazione che presumibilmente dovrebbe essere l’ Hotel Naviglio Grande di Corsico. Venerdì 9, in mattinata, saremo lì a protestare anche per lui, perché i suoi diritti e le sue richieste vengano rispettati .Ovviamente non lo abbandoneremo, continueremo a mantenerci in contatto, perché lui possa continuare a sentirsi amato e ben accetto. Pochi giorni fa ha ottenuto dalla questura di Milano il permesso di soggiorno e l’ ok per poter svolgere una qualsiasi attività lavorativa. Speriamo che questa pubblicazione possa aiutarlo a realizzare il suo sogno più grande: trovare un occupazione e  poter restare nel nostro paese.

Mi chiamo Mohammed Awal Salif Wajah. Sono nato in Ghana  il 15-03-1990 e vengo dal nord est del paese, dalla regione di Baw Ku. Mio padre apparteneva alla tribù “Dagomba” mentre mia madre alla tribù “Cocomba”. Entrambe le tribù si trovano nella medesima regione e purtroppo sono entrambe in guerra l’una contro l’altra. Nel 1998 mio padre morì a causa di tale guerra e così numerose altre persone della mia famiglia morirono sempre a causa di questa,  nella cittadina di Chabobo. A causa di questi fatti mia zia scappò in Libia. Mia madre decise quindi di scappare con me in Libia, per raggiungere mia zia e per salvarmi la vita, nel 1998 quando avevo 8 anni. Sono l’unico figlio rimasto in vita dei miei genitori. Per raggiungere la Libia ci impiegammo 10 giorni. Vivemmo i primi 5 anni nel villaggio chiamato Gattron, successivamente ci trasferimmo a Zawiya quando avevo 13 anni, nel 2003. A quell’ età mia madre mi rivelò ciò che successe alla mia famiglia in Ghana. Mi spiegò come nel nostro paese non era rimasto nessuno dei miei parenti e che quindi avremmo dovuto costruirci una nuova vita in Libia. Non posso più tornare nel mio paese soprattutto per la guerra che tutt’ ora incorre tra le 2 tribù della mia regione. In Libia facevo il conduttore di trattori ed ero estremamente abile nella mia occupazione, ma quando scoppiò il conflitto dovetti abbandonare il mio lavoro. Non potevamo andare in nessun luogo: tornare in Ghana per noi significherebbe la morte. Mia madre è inoltre molto vecchia e ciò rendeva ancora più difficile la possibilità di fuggire. La guerra è mostruosa, solo per questo abbiamo deciso di tentare la fuga  ma fummo catturati e imprigionati da alcuni soldati. Eravamo più o meno 400 ad essere imprigionati, molti di questi morirono e fra essi anche mia madre. Chi sopravvisse, come me, venne messo su una nave imbarcata verso una direzione ignota. Dopo quattro giorni di navigazione arrivammo in Italia e venni trasferito a Trezzano. Sono qui per iniziare una nuova vita, vorrei restare a Trezzano perché qui mi trovo bene, ma verrò probabilmente spostato a Corsico. Vorrei fare un appello ai cittadini italiani che fin’ ora sono stati molto buoni con me : “Aiutatemi a restare in Italia!”. Grazie di tutto.

Mohammed

*Ovviamente Mohammed non sa ancora scrivere ne parlare fluentemente in italiano, anche se con costanza e tenacia ed un dizionario come amico, riesce già ad articolare qualche frase nella nostra lingua che, dobbiamo ricordarlo, per queste persone, è molto difficile da imparare. Il testo è stato scritto in Inglese, idioma che maneggia sia dal punto di vista della scrittura che della parola con estrema bravura. La traduzione in italiano è stata curata da noi.

Partecipazione al presidio del 9/9/2011


Domani i Giovani Comunisti Trezzano e la Federazione della Sinistra di Trezzano & Gaggiano  parteciperanno al presidio organizzato di fronte all’ Hotel Eur. Saremo presenti per esprimere solidarietà ai nostri fratelli africani, chiedere conferme e delucidazioni circa il futuro dei presunti 12 che verranno trasferiti in altre strutture, presumibilmente all’ Hotel Naviglio Grande di Corsico, e per sollecitare il rispetto dei diritti di questi ragazzi in quanto persone, dal momento che come  profughi di diritti gliene competono  veramente pochi. Dalle 9, quindi, saremo presenti davanti all’ hotel fino a termine presidio. Invitiamo tutta la cittadinanza a prendervi parte come segno di solidarietà ed accoglienza nei confronti di questi ragazzi, dai quali, noi italiani, avremmo molto da imparare relativamente a valori come la fratellanza, la gentilezza, l’unione e l’aiuto reciproco.

Giovani Comunisti Trezzano

"Allora i comunisti esistono!" - Sciopero Generale CGIL 6/9/2011


"Allora i comunisti esistono" così si sente dire tra le strade di Milano durante la manifestazione per lo sciopero nazionale indetto dalla CGIL il 6 settembre. I comunisti ci sono e sono sempre presenti, noi  Giovani Comunisti Trezzano c'eravamo per manifestare la nostra indignazione e reclamare la restituzione dei  nostri diritti!

venerdì 2 settembre 2011

Il Socialismo del XXI Secolo di A.V. Buzgalin


Nel 1996, a pochi anni dal crollo dell’ Unione Sovietica, il professore di economia e filosofia dell’ Università Statale di Mosca A.V. Buzgalin, scrisse e pubblicò nel proprio paese  quell’ opera conosciuta con il nome di “ Il Socialismo del XXI secolo”, che sarà modificata e ampliata successivamente ad un soggiorno a Cuba nell’ anno 2000. Tale saggio che si propone come oggetto di critica rivolto al movimento comunista del XXI secolo, è stato pubblicato sino ad oggi solamente in lingua russa, giapponese e spagnola. E’ annoverato fra i testi principali che hanno impulsato le discussioni e le modifiche subite negli ultimi anni dall’ ideologia socialista e dal movimento comunista mondiale. In esso, vengono analizzate le cause e le situazioni che hanno mostrato la necessità di formulare una nuova teoria politica, che potesse evitare gli errori commessi dal “socialismo reale” nel XX secolo e che potesse essere adattata ai nostri giorni, tenendo conto dei cambiamenti avvenuti nella società mondiale continuando a rispondere in maniera completa ed effettiva agli antichi interrogativi relativi alla costruzione del socialismo, le cui possibili risposte furono completo monopolio nel XX secolo di varie correnti di pensiero: gli stalinisti, i trotskisti e la nuova sinistra di fine secolo.
In cosa consiste la crisi della società borghese contemporanea e quali sono le condizioni oggettive e soggettive del socialismo? È la rivoluzione o la riforma la via ottima per la nuova società? È possibile che un solo paese possa costruire il socialismo? Qual è la forza motrice principale delle trasformazioni socialiste?

Essere comunisti nel 2011


Sono passati 163 anni dalla pubblicazione del manifesto del partito comunista di Marx ed Engels, è caduto il muro di Berlino, sono crollati i paesi del cosiddetto “Socialismo Reale”, sono finite le ideologie.
Tutti quelli che sono stati e sono comunisti si sentono spesso chiedere o si chiedono. che senso ha, che significa essere comunisti nel 2011?