domenica 23 settembre 2012

Scuola Trezzanese: piove sul bagnato




Trezzano, come tante altre realtà vicine e lontane, ha “subito” il dimensionamento delle proprie istituzioni scolastiche: dal 1 settembre sono state cancellate le due direzioni didattiche per far posto a due istituti comprensivi, il “Franceschi” e il “Gobetti”. In questo modo il percorso scolastico degli alunni diventa di ben UNDICI anni, dalla scuola dell’Infanzia alla secondaria di primo grado, passando per la scuola primaria.
Si tratta di una scommessa molto impegnativa per le scuole interessate che, ci auguriamo, sapranno rispondere con entusiasmo e professionalità. Purtroppo la motivazione che sta alla base di questa operazione è, però, puramente !”economica”: bisogna risparmiare e, in questo modo, lo si è fatto certamente con un dirigente scolastico e un segretario (DSGA) in meno. I dati del Franceschi, ad esempio, ci dicono anche di un assistente amministrativo in meno in segreteria e di ben quattro collaboratori scolastici cancellati, ma anche di insegnanti di sostegno assegnati col contagocce. “E’ una situazione critica che mette in seria difficoltà l’organizzazione delle pulizie e, soprattutto, della sorveglianza degli alunni” commenta sconsolato il Preside Vittorio Ciocca, “naturalmente noi ci rimboccheremo le maniche, ma la scuola pubblica meriterebbe ben altre attenzioni.” L’impostazione “ragionieristica” dettata dallo Stato per far quadrare i bilanci, non tiene conto della necessità, a parole evidenziata da tutti, di investire sull’istruzione, intesa come scommessa sul futuro delle nuove generazioni; ancora una volta si procede con tagli lineari cambiandogli semplicemente nome. Per gli ultimi tre anni della gestione Gelmini abbiamo dovuto subire tagli di 140 mila posti in organico e 8miliardi in meno per la pubblica istruzione; ora la musica ricomincia con il Ministro Profumo. Dall’Ufficio Scolastico milanese è arrivata invece l’applicazione alla lettera della normativa: le classi si formano tenendo conto del numero complessivo degli alunni e quindi, sempre nel caso dell’Istituto Franceschi, si è assistito ad un “travaso” obbligato di alunni dalla scuola di via Giacosa a quella di IV Novembre e da questa alla sede di via A. Caro (Boschetto). Sul fronte comunale sono stati fatti interventi importanti per garantire il cambiamento dettato dal dimensionamento e si è approfittato dell’occasione per risistemare alcuni locali quali appunto la segreteria e la presidenza. Non così per quanto riguarda i finanziamenti. “A fronte dell’impegno dell’assessorato alla Pubblica Istruzione che ha espletato tutti gli adempimenti necessari, l’ufficio ragioneria ha bloccato i finanziamenti e a tutt’oggi non risultano arrivati i contributi del diritto allo studio 2011/2012.

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