giovedì 3 novembre 2011

La lotta alla criminalità del centrodestra trezzanese


Il cavallo di battaglia della loro campagna elettorale fu esattamente questo: Trezzano è una città insicura, completamente in balia di atti criminosi. L’ onesto cittadino non può neanche recarsi in strada senza la paura di essere scippato, picchiato o persino violentato. La delinquenza e il vandalismo devastano ogni zona del paese. Auto bruciate di qua, vetrine sfondate dall’ altra parte, cartelli segnaletici completamente sradicati. La prostituzione monopolizza le strade cittadine sull’ imbrunire. Il centrosinistra ha sminuito completamente l’operato delle nostre forze dell’ ordine. E’ tutta colpa degli immigrati che non rispettano l’Italia, la Nostra Patria; sono degli animali. Tutta colpa del centrosinistra.

Peccato però che a un anno di distanza la situazione non sia assolutamente cambiata, se non peggiorata alquanto. Lasciando stare la retorica allarmista, xenofoba e demagogica utilizzata dal centrodestra alle ultime elezioni, bisogna riconoscere che un certo grado di delinquenza fosse presente in passato e continua imperterrito ad attraversare le sempre più buie strade trezzanesi. Ovviamente non ci troviamo né nel Bronx, né in una favela brasiliana né in una bidonville dell’ Africa. L’esagerazione ostentata durante la campagna elettorale è stata alquanto scorretta,  facendo leva sulle preoccupazioni e paure della cittadinanza sempre più alimentate dalle televisioni e dai telegiornali di regime,  oltre che da questo governo buono a non far nulla ma bravissimo ad accusare a destra e a manca, a sbraitare e ad insultare chiunque non gli aggrada pur di conquistare voti e permettersi seggi in parlamento.
Ritornando alla nostra Trezzano dobbiamo constatare che, in quest’ ultimo anno di non-governo del centrodestra, la situazione sia andata peggiorando sempre di più. Vari atti vandalici si sono registrati in tutto il paese: auto bruciate spuntano come funghi in varie parti del Quartier Zingone e non solo, la prostituzione continua imperterrita ad affollare i marciapiedi della Nuova Vigevanese, del quartier Mezzetta e della zona Neruda oltre che essersi allargata arrivando a stanziarsi su varie strade interne del paese. Di cartelli segnaletici ve ne sono a bizzeffe sradicati e sbattuti qua e là.
Durante il governo del sindaco Scundi, Trezzano effettivamente attraversò periodi non idilliaci. La risposta della giunta fu quella di rafforzare i contingenti delle forze dell’ ordine, cercando di offrire tramite esse un maggior contributo alla sicurezza cittadina, aumentare i servizi di videosorveglianza territoriali, emanare ordinanze che scoraggiassero il fenomeno della prostituzione, colpendo anche i clienti, e del writing illegale e, cosa più importante, vennero promosse numerose campagne di sensibilizzazione relative al tema della legalità, nelle scuole e con serate culturali, cercando di sviluppare la cultura del “vivere il proprio territorio” tra la cittadinanza.  I risultati furono positivi, tralasciando il periodo pre-elettorale caratterizzato da un improvviso boom di gravi atti vandalici (chissà perche?!), basti ricordare l’ incendio della palestra di via Morona.
Quest’oggi, dopo aver tappezzato per mesi le affissioni pubbliche di manifesti richiamanti il non impegno del centrosinistra e promettendo una particolare attenzione su questo tema, nulla è stato effettivamente attuato dalla destra al potere.
L’ unica vera soluzione proposta quel dì per arrestare la criminalità dilagante, pubblicata varie volte su giornaletti locali consenzienti, era quella di riempire il paese di pali della luce, cosa d’altronde mai realizzata. Aspettiamo quindi che con la nuova giunta presentata dal sindaco Tomasino il 14 Giugno qualcosa cambi veramente. Che almeno sul tema della criminalità, sul quale hanno sbraitato per mesi, facciano qualcosa!

Giovani Comunisti Trezzano

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