domenica 11 settembre 2011

Indignamoci!

Mentre le rivoluzioni arabe, le rivendicazioni socialiste in America Latina, le manifestazioni in Grecia e il movimiento 15-M in Spagna stanno scuotendo il mondo intero, il nostro paese appare ancora immerso in un candido torpore misto tra incredulità e disinteresse.
Pareva che il vento arancione di cambiamento, che ha attraversato Milano e Napoli alle recenti elezioni amministrative, fosse “messaggero” di una nuova forte speranza di miglioramento e rovesciamento del sistema bipolare che vige e assoggetta il nostro paese da decenni, senza lasciare intravedere alcuno spiraglio di novità e rinnovamento.
Con l’arrivo delle vacanze, però, i propositi di contrasto e indignazione nei confronti di coloro che, rinchiusi negli inaccessibili palazzi del potere, possono, dall’ alto del fantastico sistema democratico rappresentativo nostrano-europeo, combinare qualsiasi nefandezza, sembrano essersi assopiti su una sdraio al sole della riviera romagnola.
Mentre vari paesi del mondo arabo continuano ad essere scossi da manifestazioni più o meno espressione della volontà popolare, mentre il Perù ha deciso di  liberarsi dal sistema neocolonialista impiantato dagli Stati Uniti, mentre in Grecia la gente ha deciso di dire no ai pesanti tagli imposti dall’ FMI e in Spagna gli “Indignados” hanno assunto una portata tale da creare comitati nei quartieri di ciascuna città; nel Bel Paese di fronte ad una legge finanziaria catastrofica caratterizzata da un inginocchiamento dello Stato di fronte alla voracità dell’ FMI e delle agenzie di rating americane, l’ ennesima legge salva premier, nuove leggi razziste e xenofobe e continui casi di corruzione e cattiva amministrazione, l’ opinone pubblica rimane come impassibile, se non per quei pochi soliti sempre pronti a scendere in piazza o ad impegnarsi nella vita quotidiana per reclamare il furto dei propri diritti e del proprio futuro.
Com’ è possibile che in Italia dinnanzi a questa situazione non si generi un movimento di protesta di massa come sta avvenendo invece nella vicina e amica Spagna?
D’Altronde la situazione Iberica non è molto diversa dalla nostra. Le politiche neo-liberiste adottate dai vari governi di destra e “sinistra” avvicendatisi al potere, hanno creato una bomba a orologeria scoppiata al verificarsi della crisi mondiale nel 2008. Il governo Zapatero ha anch’ esso assunto misure economiche sempre più inique; nell’ ambito del mondo del lavoro si è preferito assecondare completamente le richieste delle imprese e delle banche, la legge elettorale vigente ha prodotto un sistema bipolarista che favorisce particolarmente il Partito Popolare e quello socialista oltre che i partiti nazionalisti regionali, senza lasciare nessuna possibilità che partiti minoritari come Sinistra Unita(IU) ottengano la giusta rappresentazione che gli spetta in parlamento in base ai voti ricevuti in ambito nazionale, la casta politica srotola le proprie trame in posizione sovraordinata rispetto alla gente comune essendo protetta e tutelata dai numerosi privilegi che gli competono e infine, la gestione della pubblica amministrazione è costantemente caratterizzata da casi di corruzione, clientelismo e incapacità.
Mentre l’obiettivo del 15-M è che questo sistema perverso termini una volta per tutte, ciò che effettivamente chiedono è una democrazia reale, noi continuiamo a rimanere  impassibili di fronte ai giochi di potere e alle usurpazioni dei nostri diritti perpetrate dai potentati economico-politici senza avere la forza di reagire ribellandoci. Che con il ritorno della vita post-vacanziera sapremmo anche noi alzare la voce ed esigere un cambio reale nella nostra nazione? Svegliati Italia, è ora di indignarti!

Mattia Scolari

*Tratto dal N°8 (Settembre) de "Le Voci del Naviglio"

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